Sulle fertili colline tra il Cervaro e il Carapelle sorge come un baluardo Castelluccio dei Sauri. Un borgo dalle origini sicuramente molto remote, come testimoniano i numerosi ritrovamenti archeologici nelle localitą circostanti. Sarebbe potuto sorgere qui il villaggio (Oppidum) dalle acque benefiche, citato nella Quinta Satira di Orazio. Il primitivo insediamento urbano crebbe sotto diverse dominazioni, ed assunse l'attuale denominazione in epoca bizantina, a causa della presenza di un nucleo della Cavalleria Isaurica. Ma Castelluccio, oggi, si propone al visitatore con un aspetto giovane e moderno, anche a causa dei terremoti che nel tempo hanno costretto i suoi abitanti a ridisegnarne la fisionomia. Il borgo rappresenta un centro importante per lo sport, soprattutto per l’ippica grazie al nuovo ippodromo che ha conferito notorietą al paese e attratto da tutta Italia appassionati e curiosi.
Un viale alberato molto romantico, da percorrere vicino alla persona con cui si sta viaggiando.
Passione, sport e spettacolo. L'Ippodromo di Castelluccio dei Sauri garantisce tutto questo per offrire ai visitatori una giornata emozionante e diversa dal solito.
Una struttura candida e rigorosa del XVIII sec., eretta sulle rovine dell'antica chiesa di San Giorgio.