Il nome “Rosito” compare per la prima volta in un diploma longobardo del VIII sec. ed esso sembra derivare dalla copiosa presenza di rose selvatiche che abbelliscono i dintorni del Borgo. La sua storia, come quella di altri paesi limitrofi, è caratterizzata da tante dominazioni. Dopo i normanni, divenne feudatario Giacomo D’Assimial, seguito da Bartolomeo I di Capua, la cui famiglia governò fino al 1640 quando il feudo diventa proprietà dei Brancia. Proprio ai Di Capua si devono gli interventi che diedero splendore al borgo, come la costruzione del Palazzo Marchesale e della Chiesa di Santa Maria Assunta. Roseto è stato inoltre nei secoli impreziosito dall'opera degli scalpellini locali che hanno ornato edifici e portali con pregevoli bassorilievi. L'armonia del borgo e l'amenità dell'ambiente circostante lo hanno reso uno dei “Borghi più belli d’Italia”.